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“AMARE I NEMICI” – 143^ lettera alla comunità al tempo del coronavirus, della guerra e del terremoto – don Giuseppe
“Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu porgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio,…
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“VEGLIA DI PREGHIERA PER LA PACE” La notte tra il 23 e il 24 / 2 Anniversario aggressione Ucraina
Nella notte tra il 23 e il 24 febbraio dell’anno scorso, il presidente Putin diede l’ordine di invadere l’Ucraina. Contro ogni aspettativa, l’aggressore venne prima contenuto, poi ricacciato verso le zone occupate dal 2014. Tuttavia, non si contano più i morti dall’una e dall’altra parte e le distruzioni delle case e delle infrastrutture sono tali…
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“IL TERREMOTO” – 142^ lettera alla comunità al tempo del coronavirus, della guerra e del terremoto – don Giuseppe
Queste lettere sono nate quando iniziò l’epidemia del Covid-19, per mantenere un legame con persone conosciute e con chi volesse tenere viva una riflessione non superficiale su questo nostro tempo difficile. Un anno fa, all’epidemia si è aggiunta la guerra in Ucraina, un “pezzo” importante di quella terza guerra mondiale, della quale parla Papa Francesco.…
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“LA LUCE DELLA LUNA” – 141^ lettera alla comunità al tempo del coronavirus e della guerra – don Giuseppe
Una delle frasi più imbarazzanti del Vangelo è quella che viene proclamata oggi nelle chiese. Gesù, rivolto ai suoi discepoli, dice: “Voi siete la luce del mondo”(Mt 5,14). Essa suona strana, riferita ai suoi discepoli di allora; ma tanto più lo è, se è rivolta a quelli di oggi. Potremmo capire, se fosse un’esortazione: “Siate…
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“BEATI” – 140^ lettera alla comunità al tempo del coronavirus e della guerra – don Giuseppe
Tra le pagine giustamente famose del vangelo, troviamo le “beatitudini” (Matteo 5,1-12). Esse esprimono le preferenze e le decisioni del Dio di Gesù. Dio consegna il suo “Regno”, il suo amore, la sua tenerezza, ai poveri “nello spirito”, cioè a tutti coloro che hanno un dolore nel cuore; per esempio, a coloro che piangono, ai…
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“IL TESORO” – 139^lettera alla comunità al tempo del coronavirus e della guerra – don Giuseppe
Un giorno, Giovanni il Battista indirizzò due suoi discepoli a Gesù. Il dialogo che ne seguì è molto interessante: esso sembra ovvio, ma affronta i desideri profondi di ogni uomo. Gesù chiede: “Che cosa cercate?”. Riconosce come legittima l’inquietudine del cuore umano. I due discepoli rispondono con una domanda, nella quale c’è l’aspirazione dell’uomo a…
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“L’AGNELLO” – 138^ lettera alla comunità al tempo del coronavirus e della guerra – don Giuseppe
Quando vado a Gerusalemme, il mio luogo dell’anima è la Basilica dell’Agonia, che custodisce la roccia, sulla quale Gesù ha pregato e ha sudato sangue prima dell’arresto e della passione. Immagino il Figlio di Dio, che chiede aiuto agli uomini, ai suoi amici: “Cominciò a sentire paura e angoscia. Disse loro: L’anima mia è triste…
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“CHI HA PAURA DI GESU’ BAMBINO?” – 137^ lettera alla comunità al tempo del coronavirus e della guerra -don Giuseppe
Chi ha paura di Gesù Bambino? Sembra una domanda stupida, ma me la sono portata dietro in questo periodo natalizio, perché mai come quest’anno mi è sembrato che si volesse evitare di parlare di lui, addirittura di nominarlo. Da tempo, nelle scuole la natività viene troppo spesso sostituita da Babbo Natale e simili, e il…
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“LA PIENEZZA DEL TEMPO” – 136^ lettera alla comunità al tempo del coronavirus e della guerra – don Giuseppe
E’ molto interessante il confronto tra la visione del tempo che hanno gli Ebrei e quella dei Cristiani. Esse coincidono su diversi punti. Anzitutto, c’è un’origine: per gli Ebrei, il principio è la creazione del mondo: “In principio, Dio creò il cielo e la terra”, sono le prime parole della Bibbia (Gen 1,1). Il vangelo…
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“LA NOTTE SANTA” – 135^ lettera alla comunità al tempo del coronavirus e della guerra – don Giuseppe
Non so se sopravviva l’abitudine per la quale i bambini recitano una poesia davanti al presepio, prima di scartare i regali: un omaggio al Bimbo, un piccolo dono per rallegrare la sua povertà. Ricordo la mia emozione, anche perché tutta la famiglia era schierata per assistere allo spettacolo: sentivo il peso della responsabilità, anche…