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“DA QUALE PARTE?” – 116^ lettera alla comunità al tempo del coronavirus e della guerra – don Giuseppe
A Betania, a pochi chilometri da Gerusalemme, Gesù aveva degli amici, Marta, Maria e Lazzaro, e spesso si fermava a casa loro. Marta, la padrona di casa, si dava da fare per accogliere un amico così importante e per sistemare i suoi accompagnatori, affamati e rumorosi. Correndo di qua e di là, vedeva sua sorella…
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“IL SAMARITANO” – 115^ lettera alla comunità al tempo del coronavirus e della guerra – don Giuseppe
Poche parabole di Gesù sono famose come quella del buon Samaritano. Gesù la racconta per rispondere al dottore della legge, che gli aveva domandato: “Chi è il mio prossimo?”. Infatti, già la legge ebraica prescriveva, nel libro del Levitico, di amare il prossimo come se stessi (19,18). Ma “prossimo” significa vicino: chi è così vicino…
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“DAVIDE E GOLIA” – 114^ lettera alla comunità al tempo del coronavirus e della guerra – don Giuseppe
Davide era l’ultimo figlio di un pastore di Betlemme. C’era la guerra con i Filistei e il ragazzo venne mandato al campo, per sapere come stavano i suoi fratelli. In quel mentre, dalle schiere filistee uscì un gigante, Golia, alto quasi tre metri, che si mise a sfidare…
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“L’APOCALISSE” – 113^ lettera alla comunità al tempo del coronavirus e della guerra – don Giuseppe
E’ molto di moda, nell’attuale situazione e in certi ambienti, far riferimento al libro dell’Apocalisse, come se contenesse, “sotto il velame delli versi strani” (Inferno 9,63), la storia presente e futura. Di qui, la ricerca di corrispondenze, come quando il drago rosso del capitolo 12 veniva interpretato come simbolo del comunismo. L’autore è un grande…
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“I FOLLI DI DIO” – 112^ lettera alla comunità al tempo del coronavirus e della guerra – don Giuseppe
Una di queste sere, il Vescovo porta in processione il Santissimo Sacramento, il pane consacrato, che per la fede cristiana è il Corpo di Cristo. Questo gesto ha molti significati simbolici. Uno, fra i principali, è di richiamare tutti i cristiani all’unità. Già alla fine del primo secolo, un’istruzione, una specie di catechismo, la Didachè,…
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“LA PAROLA PESANTE” – 111^lettera alla comunità al tempo del coronavirus e della guerra – don Giuseppe
Il vangelo di Giovanni riporta una frase alquanto misteriosa, che Gesù pronunzia nei colloqui con i discepoli nell’ultima cena: “Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso”. Tuttavia, “verrà lo Spirito di verità, che vi guiderà alla verità tutta intera” (Gv 16,12s.). Che cosa sarà mai…
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“LE DUE CITTA’” – 110^lettera alla comunità al tempo del coronavirus e della guerra – don Giuseppe Dossetti
Due città si ergono, una di fronte all’altra: Babele e Gerusalemme. Ambedue vogliono unire gli uomini e far sì che parlino una lingua comune; diversa è però la via che ciascuna ha scelto. Babele ha scelto di edificare la torre, un riferimento costante all’orizzonte, il simbolo di un potere che veglia, perché nulla disturbi…
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“FUORI DELL’ACCAMPAMENTO” – 109^ lettera alla comunità al tempo del coronavirus e della guerra – don Giuseppe
Gli ultimi atti della vicenda terrena di Gesù si svolgono fuori della città. La Lettera agli Ebrei lo sottolinea: “Gesù, per santificare il popolo con il proprio sangue, subì la passione fuori della porta della città” (Ebr 13,12). Non solo, ma anche l’”ascensione al cielo” avviene sul Monte degli Ulivi, che è di fronte a…
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“SHALOM” – 108^ lettera alla comunità al tempo del coronavirus e della guerra – don Giuseppe
Le parole di Gesù, che la Chiesa legge in questa domenica, sono particolarmente impegnative. Egli le pronunzia nella conversazione con i suoi discepoli, durante l’ultima cena della sua vita, a poche ore dall’arresto e dalla morte. Proprio per questo, esse hanno particolare forza e autorevolezza: sono un testamento spirituale, avvalorato da un amore che giunge…
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Maria Maddalena tra sacro e profano