Lettera da P.Samir


Carrissimo don. Giuseppe,

Ho scritto questo email ieri ma non ho avuto tempo di mandarlo,  e ti lo mando ora…….

Da tempo non ti ho scritto , ma sei stato e sta sempre nel mio cuore e nella mia preghiera.

Prego che stia bene,  nonostante tutte le difficoltà della pandemia.  Seguo le TV e le notizie di italia e l’aumento dei contagiati,  anche tra i giovani e i bambini, sono preoccupato per voi . Spero che la vaccinazione comincia avere effetti presto.

Qui anche aumentano le case , e la vita come da per tutto si complica,  e le difficoltà relative alla questa pandemia aumentano.  Ma preghiamo e speriamo nel Signore che un giorno non lontano ci salverà da questo male.

Domani arriva il Papa Francesco,  come ha detto tante volte e anche ieri nel video messaggio mandato da lui al Popolo iracheno,  viene per incoraggiare tutto il Popolo iracheno per vivre come frattali,  e per credere nelle prossime di Dio e di guardare avanti . Vieni per confermare nella fede e incoraggiarci per non avere paura. 

Quando avevo incontrato il Papa 7 anni fa , l’ho avevo chiesto di venire in Iraq per trovare la nostra comunità,  e mi ha detto verrò un giorno,  ma ora non mi incoraggiano…e dopo che sono uscito ho detto a un giornalista nell’Osservatore Romana: un giorno non lontano possa il Papa venire in Iraq . E domani realizzerà il Papa questo sogno.  Le tappe del Papa sono molto importanti; in Ur per farci ricordare che siamo tutti figli di un Dio che il Dio di Abramo,  in Baghdad l’incontro con la preghiera nella chiesa del Signora del  Salvezza,  la chiesa dove sono stati uccisi 48 persone con due sacerdote,  per mostrare al mondo che la chiesa irachena è chiesa dei martiri.  E dopo va a Mosul alla città vecchia,  in una piazza dove c’è erano 5 chiese , sono stati distrutti dalla Isis  , dove l’isis ha proclamato lo stato islamico e dopo 7 anni venga il Papa che rappresenta tutta la chiesa cattolica e pergamena li per la nascita della nuova vita . E dopo va a Qarqosh , dove sono trovati più di 50 mille persone cristiani dopo è stata liberata dal Isis,  e hanno cominciato costruire le loro chiese e le loro case con il supporto della Chiesa cattolica nel mondo . E in fini va in Erbil dove celebra il Papa la santa messa nel stadio con la presenza di 10.0000 persone solo a causa della pandemia.  La mia diocesi parteciperà con 350 persone, per mostrare al mondo che in kurdistan è diventata un simbolo del convivenza e libertà. ….tante messagi sono come quello dal incontrare il Sistany,  capo dei scieti che è stato sempre nelle parte dei cristiani e incoraggiava la convivenza e fraternità,  così il Papa vuole incoraggiare tutte quelle che lavorano per la fratellanza umana .

 

Allora caro don. Giuseppe tu saresti presente nel nostro cuore , perche questo anno l’ha dedicato il Papa a San. Giuseppe,  e a Baghdad celebrerà la messa al Catedrale di San. Giuseppe dove sei stato qualche anni fa nella ordinazione di Saad.

 

Vorrei ringraziarti e tramite tua ringraziare tutta la parrocchia per il supporto mandato da voi e abbiamo comprato kerosenne e alimentari e l’abbiamo distribuito alle famiglie in difficoltà,  siano profughi,  o locali,  a causa della pendamia,  non solo cristiani ma anche mussulmani e Yazedi. 

 

Nonostante le difficoltà che voi passate anche accusa della corona virus,  ma non ci avete dimenticato e questo significa e vale molto per noi, e che siamo un corpo in Cristo .

 

Grazie per il vostro pensiero che il Signore vi benedica …ci basta che voi pensate in noi.

 

Grazie tanto per le tue lettere che le aspetto ogni settimana,  e ogni domenica,  e le stampo e le leggo sempre e mi sento veramente che mi parli con queste lettere che mi nutrono. E le uso nelle mie omelie,  e ho già tradotto molte di esse .

 

Un caro saluto da mia mamma che prega per te ogni giorno , io che lei preghiamo ogni giorno alle 10 sera  il rosario insieme …

 

Un caro saluto a te e a tutti nella parrocchia con un abbraccio in Cristo,

 

sono in attach file le photo del mio incontro con la copia del intervista….7 anni fa ….

Samir